Com’è nato Monte Stella

LA COLLINA DI SAN SIRO NEL SOGNO DI UNA MILANO VERDE

Copertina del lbro di Gabrile Pagani

Monte Stella con QT8, sigla che sta per Quartiere dell’ottava Triennale, non è solo la sistemazione delle macerie dovute ai bombardamenti, come tutti sanno, ma un vero e proprio piano di riscatto della città post bellica. Milano aveva allora l’ambizione di riprogettare se stessa, trasformandosi in una città-giardino, oggi diremmo: città ecosostenibile. La nascita della collinetta, chiamata Monte Stella, insieme al quartiere vicino, è rimasto un unicum irripetibile, a Milano e altrove. Doveva essere la svolta della città, l’applicazione delle teorie urbanistiche più vicine all’utopia, in un quartiere esemplare del razionalismo moderno e così è stato effettivamente. Basti pensare che detta collina, sviluppandosi in altezza, aumenta notevolmente la quantità di piante, anche di 4 o 5 volte, nello stesso punto. E se non è un polmone urbano questo…

IL CONCORSO DELLA CITTA’ PER COSTRUIRLO

Il progetto originario di Bottoni prevedeva un parco collinare e un parco fluviale con l’Olona lasciata scoperta. Ovviamente non si potè realizzare

Nel progetti di Piero Bottoni (1903-1973) doveva essere un parco non solo collinare, ma anche fluviale con l’Olona scoperta (quando non era il fiume più inquinato d’Europa) cosa che per ovvie ragioni non si è potuta realizzare. La storia del parco collinare di Milano è narrata da Gabriele Pagani, in “QT8 e la Montagnetta: due capolavori a Milano”.  Fa testo l’incredibile concorso della città intera per vederlo terminato, con centinaia di milanesi che lungo 20 anni hanno materialmente aiutato l’amministrazione comunale ad acquistare gli alberi e a metterli a dimora tramite varie associazioni professionali e volontarie.  Il progetto infatti era piuttosto difficile e costoso da realizzare perché il problema non era tanto sistemare le macerie belliche, quanto costringerle a dare nuova vita creando un parco del tutto artificiale, con un percorso boscoso originale in altezza  in area padana. Oggi è un grosso polmone urbano dotato di circa 4mila piante, con viali interni, piazzuole, sedili, cestini, angoli panoramici. Insomma, ai tempi s’inventò qualcosa di raro, mai visto, almeno in Italia e quasi mai nel continente.

UNO DEI MIGLIORI ESEMPI DI RECUPERO URBANO

La montagnetta, come tutto il QT8, è situata nel territorio dell’antico borgo di San Siro, bagnato dall’Olona e parte del comune dei Corpi Santi, annesso a Milano già nel 1873. Il borgo è completamente cancellato, a parte la chiesa di San Siro alla Vepra (affluente dell’Olona). La chiesa, di cui resta solo l’abside (vicino a piazzale Lotto), è citata in un documento risalente al lontano 880 (IX secolo). Ha dato il nome al borgo e, oggi all’intera area sportiva. Di Gabriele Pagani abbiamo già trattato in questa sede in occasione di un’altra sua pubblicazione,  Storie d’acqua. Pagani è uno specialista della ricerca sulle condizioni originarie del territorio milanese, quelle che non si dovrebbero mai dimenticare per non distruggere, come si sta facendo, l’identità del luogo e l’ambiente naturale stesso.

La cava esistente nel luogo dove oggi sorge Monte Stella

Non è certo il solo parco collinare esistente al mondo, e nemmeno l’unico creato con le macerie belliche. Ma resta uno dei migliori esempi di ricostruzione, riqualificazione e ricreazione dello spazio urbano. Quella montagnetta è sacra non solo perché consente di aumentare in altezza la dotazione di verde urbano in una zona di piatta pianura. Ma soprattutto perché contiene gran parte delle macerie conseguenti ai bombardamenti sotto i quali sono morti a centinaia i milanesi. Col tempo si è via via compresa l’enorme significato etico del sito, giacché quelle macerie sepolte sono un richiamo all’intera vicenda bellica, alle persecuzioni naziste e fasciste, alla reazione partigiana, all’intimilitarismo e al bisogno di pace sempre tradito. Era quindi logico pensare di collocare qui il Giardino dei Giusti della città.

La “ferrovia Decauville” usata per il trasporto delle macerie belliche dalla città a San Siro

 

DOVE TROVARE IL LIBRO DI PAGANI

  • Edicola M1 stazione QT8
  • Libreria Hoepli, anche on line info@hoepli 
  • A Baggio in via Ceriani 20, Libreria Linea di confine
  • Libreria Domani, in via Carducci ang. Cadorna
  • Partipilo, via Soderini 2
  • Cartolibreria Daccò, Via Inganni 52 

 




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