ROBERTO BOLLE, RAI LO CANCELLA: POCO MASCHIO
“Danza con me”, in programmazione fissa dal 2018 per la serata del primo gennaio su Rai 1, è stato cassato nonostante il gradimento molto alto. Condotto con personaggi i più impensabili per la danza, era divenuto uno spazio importantissimo per questa forma di teatro, raddoppiando il seguito
Molti si sono chiesti, il 1 gennaio 2024, dove sia finito Roberto Bolle. Infatti, nonostante gli altissimi ascolti è sparito dalla programmazione tv della Rai, sia per il primo dell’anno, sia per tutto l’anno. Bolle, tanto per ricordare, è uno dei personaggi più popolari nella storia del balletto classico. E’ il primo ballerino diventato contemporaneamente étoile del Teatro alla Scala di Milano, principal dancer dell’American Ballet Theatre di New York, guest artist al Royal Ballet di Londra. Ma non è un modello maschile per l’estrema destra al governo della tv di Stato. Non è proprio ideale per la destra macho.
Da sei anni l’1 gennaio il danzatore conduceva la prima serata di Rai 1 in compagnia di numerosi ospiti non danzatori. Quest’anno è stato sostituito da un programma di Piero Angela sull’Africa, uno dei tanti realizzati dal divulgatore, dignitosissimo, ma non speciale come il programma di Bolle, una volta l’anno, anche a causa dell’impegno che richiede. La Rai ha motivato questa scelta col calo di ascolti, ma si tratta di un pretesto senza fondamento. La verità è opposta, Roberto Bolle non è una figura gradita alla destra meloniana, è un gay di grande successo, ha eccessivo seguito, dà troppo fastidio al piano prestabilito dalle varie associazioni di vigilanti della morale. Non ci sono dichiarazioni clamorose in tal senso, ma andiamo a vedere che cosa è successo veramente.
Sempre primo
Le edizioni di Danza con me, al via nel 2018, negli anni erano riuscite ad avvicinare alla danza, oltre ad altri colleghi danzatori, anche personaggi molto diversi e poco o per nulla legati alla danza, ospiti del calibro di John Malkovich, attore e produttore, e Vasco Rossi. Un progetto molto ambizioso e per nulla facile, che nelle prime stagioni era stato accolto con entusiasmo dal pubblico. Quasi 5 milioni di telespettatori avevano seguito le prime due edizioni, in cui Pif e Virginia Raffaele avevano accompagnato Bolle alla conduzione.
Bene anche la terza con Giampaolo Morelli (l’ispettore Coliandro) e Geppi Cucciari, mentre a partire dalla quarta edizione l’evento ha iniziato a registrare un calo di pubblico importante, ma comunque mantenendo il record di ascolti nella serata del primo gennaio. Nel 2021 ottiene 3.848.000 con il 17 % di share, affiancato dagli attori Francesco Montanari, Stefano Fresi e Miriam Leone (Eva Kant nei due Diabolik dei Manetti Bros), poi 3.579.000 e il 18,20% con Lillo e Serena Rossi, infine 2.798.000 e il 17,90% di share con Luca Zingaretti e Cristiana Capotondi (fonte: Fanpage).
Il primo gennaio 2024, il programma sostitutivo di Angela Meraviglie d’Africa vince di poco la serata (16.1% con 2,5 mln) su a Tutti i Costi (14.6%) di Canale 5, quest’ultimo comunque piuttosto sotto l’ultimo Bolle, che ogni anno umiliava Canale 5.
Popolarità negata
Va notato come il programma di Bolle abbia notevolmente contribuito a rendere la danza sempre più popolare in Italia. E questo nonostante da decenni si osservi quanto sia mediamente poco considerata, con una situazione disastrosa dei Corpi di ballo e dei danzatori, quasi tutti precari. Ebbene, dal 2018, anno di inizio del programma, mentre la situazione dei Corpi di ballo rimane la stessa, in Italia si è registrato un’eclatante crescita del seguito per danza e ballo. I praticanti sono raddoppiati in 6 anni, passando da 503 mila a oltre un milione 80 mila praticanti, specie tra le donne. Capitale nazionale della danza è considerata Reggio Emilia, e grazie all’impegno della Fondazione Nazionale della Danza, al sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Reggio Emilia, mentre in altre città, come Napoli e Verona i Corpi di ballo vengono chiusi.
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